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La giusta altezza? Bassa e nei piedi
TECNICA

La giusta altezza? Bassa e nei piedi

Quando si è tutti vicini alla kitchen (o almeno uno dei giocatori della coppia), il colpo più importante è quello preparatorio che deve finire basso e nei piedi dell’avversario, in modo da costringerlo ad alzare la traiettoria e poter essere aggressivi su una palla lenta e comoda


L’altezza dei colpi è tutto nel pickleball. Soprattutto a livello di giocatori di club. È quello che sostiene un’icona del gioco, Collin Johns (che insieme al fratello Ben forma una delle coppie più forti al mondo). Infatti, si dovesse scegliere un colpo che può essere eseguito in varie occasioni e che procura degli ottimi vantaggi, sarebbe una palla che finisce bassa, nei piedi dell’avversario. «È la legge dell’angolo basso – spiega Collin -, cioè di un colpo, spesso incrociato perché si ha maggior margine di errore, che finisce nei piedi dell’avversario. Cosa può fare da quella posizione? Beh, difficilmente riuscirà a essere aggressivo. Potrà cercare di restituire il fastidio ma serve molta sensibilità e precisione. In ogni caso, dovrà giocare un colpo dal basso verso l’alto, offrendo spesso e volentieri una palla attaccabile. Credetemi, il primo che, trovandosi vicino a rete, gioca un buon colpo nei piedi dell’avversario, avrà le maggiori chance di conquistare il punto».

Dunque, come spesso accade, a pickleball ci si ritrova tutti vicino alla kitchen, cercando di trovare il momento giusto per accelerare e tirare un vincente, o comunque forzare l’avversario all’errore. Però non è così semplice riuscirci se si deve colpire una palla sotto il livello del nastro. La fase di preparazione del punto è dunque fondamentale e il colpo che può fare la differenza è proprio una palla giocata bassa e nei piedi dell’avversario. Se il colpo è ben eseguito, dovete prevedere che la stessa ritorni (abbastanza) alta e comoda e quindi dovete essere pronti ad aggredirla. Se invece l’avversario è abbastanza abile da difendersi con un colpo basso, allora riprendete il gioco senza forzare, per non rischiare di ritrovarvi nella condizione opposta.

Può anche accadere che solo il vostro compagno sia vicino alla kitchen ma il discorso non cambia: se voi giocate comunque una palla nei piedi dell’avversario a rete (esecuzione certamente più complessa tanto più si è lontani), sarà compito del vostro partner essere ponto a intervenire su una palla più alta, anche se dovrà coprire una fetta di campo maggiore. Per questo motivo, il compito in solitario è più difficile.


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