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L’ambasciatore del Pickleball e il sogno cinese
LA STORIA

L’ambasciatore del Pickleball e il sogno cinese

Seymour Rifkind ha scoperto il pickleball a 50 anni e ora sta facendo proseliti in tutto il mondo, ma soprattutto in Cina dove ha organizzato varie esibizioni: «In cinque anni avranno 10.000 campi e 100 milioni di giocatori». In attesa delle prime Olimpiadi…


Nel 1971, in piena Guerra Fredda, una delegazione statunitense si recò nell’allora Repubblica Popolare Cinese per una serie di partite di ping pong, sport nazional popolare nel paese asiatico. L’operazione fu ribattezzata Diplomazia del ping-pong e contribuì a creare un momento di distensione nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti e ad aprire la strada per la storica visita del presidente Richard Nixon nel 1972 al premier Zhou Enlai. Fu la prima visita in assoluto di un presidente americano in Cina, che a quel tempo considerava gli USA tra i suoi rivali più accesi. Ebbene, ora i rapporti sono diversi ma sempre piuttosto tesi, a seconda dei momenti, ma un altro sport di racchetta pare quantomeno accomunare la passione di americani e cinesi: il pickleball.

Durante le Olimpiadi del 2008 a Pechino, le gare di nuoto hanno ricevuto un’attenzione mediatica straordinaria, grazie anche alle imprese di Michael Phelps. Lo scorso settembre invece, The Water Cube era nuovamente gremito ma questa volta non c’era nessuno a nuotare come un delfino, erano tutti intenti a osservare un’esibizione di pickleball. E se negli States si parla di mania collettiva, la Cina pare avere intenzione di controllare l’evoluzione di questo sport, dal momento in cui è circolata la notizia di un possibile approdo alle Olimpiadi (benché sia esclusa la sua introduzione a Los Angeles 2028 e quindi la prima data utile sarebbe il 2032, a Brisbane, Australia). «I massimi funzionari sportivi in ​​Cina mi hanno detto che entro cinque anni si aspettano di avere 10.000 campi e 100 milioni di giocatori» ha affermato Seymour Rifkind, l’organizzatore (americano) dell’esibizione.

Entro cinque anni sono previsti in Cina oltre 10.000 campi e 100 milioni di giocatori di pickleball

Come si possono confrontare questi numeri con gli Stati Uniti dove il pickleball è nato e dove risiede oltre il 90% dei giocatori? Il rapporto più recente fornito dall’Association of Pickleball Players (APP) stima che 36 milioni di americani abbiano preso in mano una racchetta da pickleball almeno una volta nel 2023. E circa 8 milioni sono i praticanti abituali. Ebbene, la Cina potrebbe, entro la fine del decennio, doppiare questi numeri.

Per quanto riguarda i campi, gli Stati Uniti ne contano oltre 10.000. Tuttavia, la Cina ha una dozzina di città con una popolazione più numerosa di New York e quindi potenzialità inarrivabili in termini statistici. «Ho visitato la South China Agricultural University a Guangzhou (16 milioni di abitanti n.d.r.) poco prima della pandemia – ha continuato Rifkind, 73 anni di Chicago – e un professore mi ha portato a fare un giro notturno. Le luci erano accese nella palestra polivalente e tutti giocavano a pickleball». Lui stesso ottimo giocatore, Rifkind ha chiesto quanti studenti frequentavano l’università: «Cinquantamila». E quanti giocavano a pickleball? «Venticinquemila» ha risposto il professore.

Rifkind è una figura ben nota, fondatore della World Pickleball Federation (WPF), una delle tre entità che si battono per essere designate come organo di governo internazionale del pickleball. Dal 2017, Rifkind ha compiuto pellegrinaggi in Estremo Oriente sia per misurare sia per promuovere la crescita del pickleball in quello che finora è stato il terreno più fertile, in termini di potenziali nuovi giocatori. Sette delle 13 nazioni più popolose del mondo si trovano in Asia, ma ad oggi circa il 98% dei giocatori attivi a livello mondiale vive negli Stati Uniti o in Canada. «La Cina vuole essere leader mondiale nel pickleball e dispone dei mezzi necessari per farlo» assicura Rifkind.

Alla fine dell’estate scorsa, Rifkind si è ritrovato in Bhutan, dando dimostrazioni di pickleball e distribuendo reti, racchette e certificazioni; è anche il fondatore dell’International Pickleball Teaching Professionals Association (IPTPA), un registro attraverso il quale i giocatori ottengono la certificazione per insegnare. Mentre era lì, ha ricevuto una telefonata da Allen Zeng, direttore dello sviluppo globale del WPF, che è nato in Cina e divide il suo tempo tra Pechino e Seattle. «I cinesi volevano che venissimo immediatamente a fare delle esibizioni prima dei Giochi asiatici – ha detto Rifkind -. Così ho mollato tutto, ho riunito sette professionisti provenienti da Australia e Nuova Zelanda e ci siamo diretti a Pechino». I proseliti di Rifkind hanno dato dimostrazioni in tre città del nord della Cina: Dong Ying, Pechino e Hebei. Secondo Rifkind, l’ultimo evento ha raccolto 4,8 milioni di visualizzazioni su varie piattaforme online. Per dire, l’evento di pickleball più visto negli Stati Uniti, i Campionati Nazionali dello scorso novembre, ha raccolto 2,6 milioni di views.

«Ovunque andassimo, c’era un’atmosfera da Super Bowl – ha detto Rifkind -. Lungo il percorso verso l’arena c’erano degli striscioni con la scritta: BENVENUTO, WPF. I palazzetti erano gremiti e il tabellone segnapunti diceva: BENVENUTO, PRESIDENTE SEYMOUR RIFKIND. Quando sono entrato, tutti mi hanno fatto un inchino. È semplicemente incredibile».

Le ambizioni della Cina nel pickleball potrebbero essere oscurate solo da quelle di Rifkind, una dinamo senza sosta che ha pedalato da costa a costa attraverso gli Stati Uniti e ha gareggiato in alcuni Ironman. Rifkind ha fondato la Pickleball Hall of Fame e ha soggiornato in più di 40 paesi, spesso come missionario del pickleball, diffondendo il messaggio di gioia che questo sport gli ha fornito quando lo ha scoperto all’alba dei cinquant’anni, oltre a fornire attrezzature gratuitamente. Ha introdotto il pickleball in tanti paesi, Israele compreso, ma è in Cina che giura ci sarà l’autentico boom. In attesa della tanto agognata approvazione olimpica che sbloccherebbe dei finanziamenti clamorosi perché il governo cinese si muove di pari passo col Comitato e il Medagliere Olimpico. E il pickleball potrebbe diventare nuova terra di conquista, prima che ci arrivino altri paesi.


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